Saturday, May 22, 2021

MAFIA: FALCONE PER NON DIMENTICARE!

 

Giovanni Falcone il giudice che dichiaro' guerra alla mafia fu ucciso da una bomba piazzata sulla strada di ritorno da Roma verso la Sicilia ...

CAPACI - Sono passati quais trenta anni (29 per l'esattezza n.d.r.1) dal quel maledetto Sabato pomeriggio quando l'auto di Giovanni Falcone e quella della sua scorta furono dilaniate da una bomba messa sull'autostrada all'altezza dell'uscita di Capaci.

Fu una strage ... 

  
.. morirono oltre al giudice atesso, sua moglie e tutti gli uomini della sua scorta che viaggiavano su una auto di scorta.La bomba fu piazzata su commissione della mafia siciliana a cui il giudice Giovanni Falcone aveva dichiarato guerra aperta e che, a posteriori, possiamo dire che forse la stava anche vincendo grazie alla sua bravura nell'intuire un nuovo metodo di indagine con la formazione di un pool anti-mafia costruito ad arte da Falcone e che calzava a pennello per poter fronteggiare e combattere ad armi pari ed a viso aperto senza esclusioni di colpi, la potente mafia siciliana, cosa nostra, che all'epoca, comndata dai Corleonesi, si era addirittura riuscita ad infiltrarsi nel tessuto socio-politico degli apparati piu' stretti dello stato, non solo in Sicilia ma, addirittura, fino ai palazzi del potere di Roma ed addirittura oltre. 

Oggi (23 Maggio n.d.r.) si commemorano i trenta anni di quel tragico avvenimento che scosse le coscienze del popolo italiano ma soprattutto ed in particolare di quello siciliano che da quell'orrore riusci'ad estrarre il coraggio di iniziare un percorso nuovo capace di rompere il muro del silenzio omertoso che avrebbe portati, non solo al rifiuto di rispecchiarsi in quell' appartenenza di stampo mafioso fatto di omerta', conquistata per lo piu' col terrore e non con l'onore, che sarebbe sfociato addirittura nel dire basta alle mafie ed ad iniziare un lento ma effettivo lavoro di logorio che avrebbe portato le forze dell'ordine alla cattura dei vertici di cosa nostra e la consequente disfatta del potere criminale della mafia.

In quello stesso anno, alcuni mesi piu' tardi, anche il piu' stretto collaboratore di Falcone, il giudice Borsellino, avrebbe perso la vita insieme alla sua scorta in una Domenica pomeriggio d'estate grazie ad una esplosione causata da un'auto bomba piazzata fuori alla abitazione del madre di Borsellino.

Quelle morti fecero un effetto contrario a 'cosa nostra' in quanto creo' degli eroi che divennero esempi poi un seguire da seguire che grazie al loro martirio inietto' una sostanziale fiducia e coraggio nel pool-antimafia creato da Falcone che riusci' a portare a termine il lavoro iniziato dal giudice Falcone che avrebbe poi portato non solo alla cattura degli esecutori materiali degli attentanti, tra cui il sanguinario Brusca (fu proprio lui a premere il bottone del telecomando per azionare la bomba di Capaci), poi pentitosi, ma anche tramite, e soprattutto, grazie alle rilvelazioni dei pentiti. Infatti, nel frattempo, molti mafiosi venivano arrestati ed iniziavano a pentirsi, anche e soprattutto grazie alla legge del carcere duro (il famoso 21Bis n.d.r.), con le loro informazioni misero in condizioni le forze dell'ordine di assicurare alla giustizia tutta la cupola mafiosa siciliana comandata dal cartello corleonese che vide la fine, all'inizio del millennio, con la cattura ultima del boss Bernardo Provenzano che con tutte le sue precauzioni ed i suoi preziosi pizzini non riusci' a salvarsi dal carcere a vita.

Purtroppo, la mafia e' un virus che non si estirpa mai del tutto perche' e' capace di mutare e di cambiare pelle a secondo delle mode, dei tempi e delle situazioni ma comunque, resta il fatto, anche grazie al martirio di Giovanni Falcone, la lotta alla mafia continua oggi piu' insistente e tenace di sempre e sebbene oggi le mafie stesse hanno preso una tendenza sempre piu' imprenditoriale, lasciando le briciole della violenza spicciola da strada a bande locali che servono, grazie ai proventi delle attivita' illecite, ad iniettano linfa monetaria nel sistema mafioso. 

Comunque, in un certo senso, la mafia ha perso la sua incisione e la sua forza di fuoco anche se continua ad esercitare la sua opera criminale; ma per ora ci puo' bastare ricordare che:

"Falcone vive!" ...

.. anche a distanza di decenni e forse vivra' per sempre come lo fanno le leggende vere e quella del giudice Giovanni Falcone lo e' e lo sara' per sempre. 

Articolo di C. La Motta

No comments:

Post a Comment

Postbest