Monday, March 29, 2021

NON CI RESTA CHE PIANGERE!

Ancora una volta si esce con le ossa rotte dalle Coppe Europee di calcio, eliminati ai Quarti (Juventus di Ronaldo inclusa), mentre a mantenere l'asticella di quel poco di orgoglio europeistico, almeno a livello calcistico, ci resta il Milan del sempre verde Ibrahimovic, che regge, segna fa segnare e fa sperare almeno di continuare il cammino in europa per quest'anno anche se i lancieri olandesi di Amsterdam sono tutt'altro che cosa semplice da domare e superare anche con il miglior Ibra, ma nel calcio mai dire ...

CHAMPIONS LEAGUE - Che questo turno di coppe si presentava abbastanza proibitivo visto che, avendo portato ben tre squadre agli Ottavi di Champions League, era abbastanza inevitabile che, non potendosi scontrare tra loro perche' apparteneneti alla stessa nazione, le Italiane non avevano poi tante scelte se non il fior fiore dell'Europa calcistica che conta. 

Infatti, sia la Dea Bendata, che mai come questa volta piu' bendata di cosi' non si poteva, avendosi trovato di fronte le furie blugrana di Madrid, quel Real che vuole ancora una volta dettare le sue leggi di strapotere, quindi che i nerazzurri Bergamaschi avevano un turno proibitivo non ci voleva poi tanto da capirlo, anzi, a mio modesto parere, per la squadra di Gasperini arrivare agli Ottavi, non essendo testa di serie, e' stato gia' un successo che poi la sfortuna ci mette lo zampino con quel pasticcio di Bergamo (all'andata per essere precisi), non e' che si poteva chiedere piu' di tanto.

Mentre invece la Juventus, solo un anno fa un rullo compressore (ma solo in Italia per carita' due finali perse in Champions permettendo) venissero sbattute fuori dai portoghesi del Porto, che non ce ne vogliano gli amici di lingua portoghese, era forse una delle piu' abbordabili squadre che si potesse essere sorteggiata dalle urne dello scorso Dicembre, che poi la Juventus ne era stata anche la beneficiaria, beh, se due piu' due non fa cinque ...

Purtroppo, che Crisitano Ronaldo che alla tenera eta' di 35 anni suonati si cimenta in un canto del cigno, non incanta proprio nessuno visto lo stipendio faraonico che percepisce. Forse, se la societa' bianconera di Torino decidesse di disfarsene, non penso che sarebbero in tanti a rimpiangerlo.

Stessa malefica sorte e' capitata alla Lazio di Simone Inzaghi e del cannoniere nazionale Ciro Immobile (guarda caso unico italiano nei primi dieci della classifica marcatori di questa stagione maledetta, con ancora la minaccia del piu' infido dei nemici, quel Sar-Covid-2 o come tutti hanno imparato a conoscere come Coronavirus, che ha svuotato gli Stadi, le Citta' di tutto il mondo e anche i conti correnti di molte persone che si sono viste azzerare una vita di risparmi, ma torniamo al calcio, vah, che e' meglio ...

Come dicevo, la Lazio, che purtroppo quest'anno sembra la brutta copia di quella dello scorso anno, solo settima in classifica di Serie A e fuori dall'europa in tutti i sensi, lontana dalla zona qualificazione nel campionato nazionale e sbatutta fuori dal mostro Bayern senza che i tedeschi di Monaco di Baviera non hanno dovuto nemmeno faticare tanto.

Sembra passato un secolo dall'ultima volta che una squadra Italiana abbia alzato la "coppa dalle grandi orecchie" eppure son passati soltanto undici anni ed era stato l'anno del triplete della benamata, guidata da un certo Maurinho al massimo del suo splendore che dopo aver messo in bacheca lo Scudetto e la coppa Italia che non e' roba da poco, ha finalmente completato il triplete con la massima onerificenza calcistica europea di calcio, la vittoria della Champions League 2009/10 ...

 

Concludendo, sembrano invece anni luce quando nella Europa calcistica si parlava una sola lingua, l'Italiano e si alzava al vento una sola bandiera quella tricolore dell'Italia che vinceva tutto quello che c'era da vincere sui prati verdi di una Europa che ormai e solo una lontana ombra di quella che era sia sui prati veri che nei palazzi del potere di Brussel ...

Ed e' con immensa nostalgia che rispolverando la mia collezione del Guerin Sportivo (che mi ha accompagnato per tutta la mia esistenza) ho trovato questo numero a testimonianza di quando davvero, calcisticamente, dominavamo il mondo riconducendomi ad un' amarezza che spero, che come tutte le cose brutte, possa presto passare e ridarci quel sorriso che purtroppo non solo il calcio ci ha portato via, ma mollare e mai e poi mai perdere la speranza e la forza di lottare.

[Grazie al Guerin Sportivo per avermi regalato momenti di sollievo durante i temporali] 

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